Drone Hopper-Androni Giocattoli, Gianni Savio: “Situazione in stallo, con un nuovo sponsor la squadra resterebbe in attività”
Tempi complicati per la Drone Hopper-Androni Giocattoli. La formazione Professional italiana sta pagando le difficoltà di uno dei due sponsor primari e vede il proseguimento della sua attività a rischio per il 2023. Il gruppo guidato da Gianni Savio, uno dei più longevi del panorama internazione, sta cercando soluzioni alternativi per non essere costretto a chiudere i battenti alla fine di questa stagione. Attualmente la Drone Hopper-Androni Giocattoli è in azione al Tour de Langkawi 2022 e domenica 16 ottobre chiuderà la sua stagione alla Veneto Classic 2022, con la speranza che non siano le ultime apparizioni in assoluto.
“Quelli di Drone Hopper sono arrivati con grandi propositi – le parole di Savio in un’intervista concessa a Cycling News – Io dicevo: ‘Calma, facciamo le cose gradualmente’. Loro sono brave persone, ma sono un’azienda start-up. Avrebbero voluto continuare a sponsorizzarci, ma non ne hanno i mezzi attualmente. Mi hanno detto che stanno iniziando adesso a guadagnare e che saranno in grado di pagarci quel che dovrebbero, ma io gli ho detto che mi servono garanzie”.
Savio aggiunge: “Dato che Drone Hopper (azienda tecnologica spagnola – ndr) è in difficoltà, dobbiamo trovare una soluzione alternativa, che altro non è che un nuovo sponsor che li possa rimpiazzare. Altrimenti, non continueremo l’attività, perché è uno stress continuo. Non puoi far funzionare bene una squadra con tutti questi problemi economici di cui doversi preoccupare”.
I corridori in organico sono liberi di cercarsi un contratto per la prossima stagione, come ha fatto Natnael Tesfatsion, che passerà alla Trek-Segafredo: “I ragazzi e lo staff conoscono la situazione già da due mesi e mezzo. Quasi tutti erano in scadenza alla fine del 2022, ma era giusto essere corretti. Se poi riusciremo a continuare e qualcuno sarà ancora senza contratto, allora parleremo. Ma nessuno potrà dire di aver perso una possibilità perché Savio lo ha trattenuto”.
Speranze future? “Potremmo anche pensare a un anno di transizione, scendendo a livello Continental, riducendo quindi le dimensioni della squadra – le parole di Savio – Ma dovrebbe essere un vero progetto, non una cosa che mette insieme corridori presi di qua e di là”.
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